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Tornato a Firenze, cominciai a mettere per iscritto tutte le informazioni che avevo raccolto, fin dalla prima richiesta al Comune di Napoli dell'atto di nascita di mia madre. Era importante non perdere dettagli che in prima analisi potevano sembrare irrilevanti, ma che alla luce di nuove informazioni avrebbero potuto anche rivelarsi importanti, decisivi. Avevo fatto molta strada e forse potevo accontentarmi dei dati che avevo raccolto. Il quadro era abbastanza delineato e probabilmente non avrei trovato persone in vita in grado di raccontare esattamente quello che aveva indotto Maria Di Filippo ad abbandonare sua figlia. C'era però la possibilità di parlare con qualcuno molto vicino ai personaggi fin qui descritti. Il figlio di Mario poteva essere una fonte importante e decisiva. Chiesi al Comune di Napoli lo storico anagrafico della famiglia Palumbo e a quello di Roma l'atto di migrazione. Volevo sapere quando la coppia si era trasferita a Napoli e se, oltre a Mario, avevano avuto altri figli. Dopo alcuni giorni arrivò l'estratto di nascita di Gaetano e anche questo documento raccontava una storia particolare e affascinante. Avevo già saputo dall'atto di matrimonio che era figlio di ignoto e ora scoprivo altri dettagli. Il documento era formato da due fotocopie riportate sullo stesso foglio e la parte superiore era incompleta e alcuni dati risultavano non leggibili. In alto a sinistra, una annotazione successiva, stabiliva che Gaetano era morto il giorno 8 febbraio del 1977, due anni prima di sua moglie. Gaetano era nato "dalla mia unione con un uomo celibe non (parola troncata) affine nei gradi che ostano il riconoscimento" come dichiarava Maria Domenica Palumbo "donna di casa" il ventinove marzo del 1901. Il padre naturale di Gaetano non poteva essere dichiarato perché non "affine nei gradi". Non è chiaro se l'affinità fosse in senso positivo o negativo, se era un ricco signore che non poteva dare il suo cognome a un figlio illegittimo o se, viceversa, la Palumbo non potesse permettere che il figlio avesse un cognome non di rango. La parte inferiore invece era stupefacente. Gaetano Palumbo era nato il 2 agosto 1894 e solo dopo più di sei anni veniva dichiarato all'anagrafe. |
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L'anno
millenovecentouno addì 29 di
marzo a ore meridiane dodici e minuti quaranta nella Casa Comunale
avanti di me Pane Alfonso Segretario Delegato con atto del Sindaco
(illeggibile) agosto milleottocentonovantacinque debitamente approvato
Uffiziale di Stato Civile del Comune di Giugliano in Campania
è comparsa Palumbo Maria Domenica di anni quaranta, donna di
casa, domiciliata in Giugliano la quale mi ha dichiarato che a ore (/20
?) meridiane tre e minuti... del di due del mese (simbolo a
rimando della seconda parte) Agosto milleottocentonovantaquattro
è nato un bambino di sesso maschile che ella mi presenta....
(documento troncato) |
Gaetano
quindi nasce da una donna
che non sa scrivere e non viene dichiarato allo Stato Civile,
obbligatorio dal 1865. Per procedere alla registrazione del bambino,
Maria Domenica presenta una sentenza del Tribunale di Napoli. Non
è chiaro che cosa sia in sostanza questa sentenza.
Probabilmente i documenti sono ancora custoditi presso il Comune di
Giugliano ma non avevo certezza di poterli consultare e comunque la
storia di Gaetano non rivestiva una grande importanza per la nostra
ricerca. Dopo alcuni giorni arrivò la telefonata tanto attesa. Il Custode del Cimitero mi disse che il figlio di Mario lo aveva autorizzato a fornirmi il suo telefono. Mi scrissi tutte le domande che volevo porre e respirai profondamente prima di comporre il numero. |
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